𝗩𝗲𝗻𝗲𝘇𝘂𝗲𝗹𝗮 𝗲 𝗕𝘂𝗿𝗸𝗶𝗻𝗮 𝗙𝗮𝘀𝗼, 𝗙𝗿𝗮𝘁𝗲𝗹𝗹𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗔𝗻𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗻𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗖𝗼𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻 𝗙𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗼𝘃𝗿𝗮𝗻𝗶𝘁à, 𝗚𝗶𝘂𝘀𝘁𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗲 𝗦𝗼𝗹𝗶𝗱𝗮𝗿𝗶𝗲𝘁à

Silvana Sale

Il presidente socialista venezuelano Nicolás Maduro ha recentemente annunciato una decisione di grande portata diplomatica, la chiusura delle ambasciate del Venezuela in Norvegia, paese che ha recentemente assegnato il Nobel per la Pace a una figura ostile al governo bolivariano, e in Australia, per aprire nuove sedi diplomatiche nello Zimbabwe e in Burkina Faso, guidato dal presidente capitano anti colonialista Ibrahim Traoré.

Questa scelta strategica riflette la volontà del Venezuela di rafforzare alleanze e legami storici con il continente africano, istituendo missioni diplomatiche in due nazioni sorelle, partner strategici nella lotta anticoloniale e nella resistenza alle pressioni egemoniche. Tali ambasciate rappresenteranno piattaforme chiave per promuovere progetti di cooperazione in agricoltura, energia, istruzione, estrazione mineraria e altri settori di interesse comune, con l’obiettivo di difendere la sovranità nazionale e contribuire attivamente alla costruzione di un nuovo ordine mondiale basato su giustizia, solidarietà e inclusione.

Questa alleanza è stata sancita simbolicamente durante l’incontro tra Maduro e Traoré a Mosca, in occasione delle celebrazioni per l’80° anniversario della sconfitta del nazifascismo da parte dell’Armata Rossa sovietica, il 9 maggio 2025.Il Venezuela, nonostante le difficoltà, rappresenta un modello sociale da cui l’Africa può trarre ispirazione per affrontare le proprie sfide. Programmi come la Missione Barrio Adentro hanno garantito assistenza sanitaria gratuita nelle comunità più povere, portando medici direttamente tra la gente e migliorando l’accesso alla salute di base. Le Missioni Robinson e Ribas hanno drasticamente ridotto l’analfabetismo e promosso la formazione professionale di massa, aprendo nuove opportunità di lavoro e sviluppo. Inoltre, le politiche di sovranità alimentare venezuelane, basate su investimenti nella produzione agricola locale, offrono un modello replicabile per rafforzare la sicurezza alimentare nei paesi africani. Questa esperienza sociale e politica venezuelana si inserisce in un contesto globale di partenariati con Russia e Cina, potenze che sostengono un modello di cooperazione internazionale basato sul rispetto delle sovranità nazionali e sulla promozione dello sviluppo sostenibile.

Il Burkina Faso, sotto la guida del presidente Ibrahim Traoré, ha messo in campo un ampio ventaglio di iniziative sociali che testimoniano la sua ferma volontà di migliorare la vita della popolazione attraverso politiche di giustizia sociale e sviluppo sostenibile.

Tra i progetti più significativi vi è la costruzione di 1.000 unità abitative gratuite per gli sfollati interni, distribuite nelle regioni del Centro-Nord, Ouahigouya, Nagréongo e Bobo-Dioulasso, con l’obiettivo di garantire l’accesso a un alloggio dignitoso entro il 2030, senza alcuna detrazione salariale per il finanziamento.Il programma “Luce della Dignità” fornisce elettricità e acqua gratuite agli anziani, migliorando significativamente la qualità della vita dei più vulnerabili.Per stimolare l’agricoltura, sono stati distribuiti trattori, pompe e attrezzi ai contadini, insieme a un aumento del 50% degli stipendi dei funzionari pubblici, mentre i salari di ministri e parlamentari sono stati ridotti del 30%, destinando più risorse ai servizi sociali.Inoltre, il Burkina Faso ha avviato servizi di cliniche mobili e interventi chirurgici gratuiti per la cataratta, garantendo l’accesso alle cure sanitarie di base nelle zone più isolate. Investimenti infrastrutturali hanno portato alla pavimentazione di circa 27,5 km di strade a Ouagadougou, oltre a progetti di drenaggio e illuminazione solare in città come Bobo-Dioulasso, Kaya e Ouahigouya.

Importanti misure di nazionalizzazione hanno riguardato le miniere d’oro di Boungou e Wahgnion, con lo scopo di utilizzare le risorse naturali a beneficio del popolo, mentre sono stati creati nuovi settori pubblici e banche statali con finalità sociali. Il governo ha promesso inoltre istruzione gratuita dalla scuola materna all’università, ha distribuito aiuti alimentari e nutrizionali a oltre 1,4 milioni di persone e ha sostenuto 10.000 donne attraverso progetti di generazione di reddito, contribuendo così alla valorizzazione delle donne e alla lotta contro la povertà.

Un aspetto fondamentale della politica di Traoré è la ferma volontà di porre fine all’occupazione straniera, simbolo del neocolonialismo che ha gravemente limitato la sovranità africana. Il presidente ha infatti ordinato l’espulsione delle truppe francesi, considerate eredità coloniali e ostacoli allo sviluppo e alla sicurezza nazionale, e ha chiuso basi militari straniere presenti nel territorio. Questa decisione è stata accolta con entusiasmo dalla popolazione e rappresenta un importante atto di dignità e riscatto, riaffermando il ruolo del Burkina Faso come protagonista nella lotta anticoloniale e nell’emancipazione africana. Per garantire la sicurezza interna senza dipendere da potenze esterne, il governo ha investito nel rafforzamento e nella formazione dell’esercito nazionale, costruendo una difesa autonoma e sovrana.La collaborazione militare e formativa con la Russia rappresenta un pilastro fondamentale per il Burkina Faso. Le forze armate burkinabé beneficiano di un addestramento specializzato da parte di istruttori russi, che migliorano le capacità operative e strategiche del paese, garantendo una difesa efficace e indipendente. La Russia ha inoltre fornito equipaggiamenti militari moderni e ha instaurato con il Burkina Faso una cooperazione nella sicurezza regionale, affrontando insieme le minacce terroristiche e criminali nel Sahel con un approccio basato sul rispetto della sovranità e sulla solidarietà internazionale. Oltre al settore militare, la collaborazione si estende alla formazione tecnica e culturale, con scambi educativi che arricchiscono le competenze scientifiche e professionali della gioventù burkinabé, gettando le basi per uno sviluppo autonomo e sostenibile.

Anche la cooperazione con la Cina è parte integrante della strategia di sviluppo del Burkina Faso. Questo partenariato si basa su principi di rispetto reciproco, sovranità e crescita condivisa. La Cina ha investito in infrastrutture essenziali come strade, ponti, ospedali e scuole, migliorando l’accesso ai servizi e la connessione tra le diverse regioni del paese. Progetti agricoli e tecnologici supportano la modernizzazione delle coltivazioni e aumentano la sicurezza alimentare, mentre programmi di formazione e scambi culturali permettono ai giovani burkinabé di acquisire competenze di alto livello da applicare nel loro contesto nazionale.Infine, la Cina sostiene un modello di commercio e investimenti equo, che evita pratiche neocoloniali e promuove un partenariato di mutuo vantaggio, sostenendo il Burkina Faso nella costruzione di un futuro prospero e indipendente.

Questa alleanza tra Venezuela e Burkina Faso, rafforzata dalla collaborazione con Russia e Cina, si inserisce in un nuovo paradigma globale di cooperazione tra popoli liberi, uniti da valori condivisi di giustizia sociale, sovranità e solidarietà.

Il Venezuela porta la sua esperienza concreta nei programmi sociali e nella difesa della sovranità, mentre il Burkina Faso dimostra una determinazione ferrea nel liberarsi dalle catene neocoloniali, costruire uno stato forte e indipendente e migliorare la qualità di vita della propria popolazione con iniziative sociali concrete e innovative.L’incontro a Mosca nel maggio 2025 tra Maduro e Traoré è il simbolo di questa nuova era di fraternità e partenariato strategico, che apre nuovi spazi di collaborazione e aria nuova per un pianeta che aspira a un ordine mondiale più giusto, inclusivo e sostenibile.Il presidente Maduro ha espresso chiaramente questo impegno in un discorso recente, definendo la decisione di riallineare la diplomazia venezuelana come una “volontà incrollabile di difendere la sovranità nazionale e contribuire attivamente alla costruzione di un mondo più equo”, sottolineando che le nuove ambasciate fungeranno da piattaforme per promuovere progetti comuni nei settori dell’agricoltura, dell’energia, dell’istruzione e delle risorse minerarie. Allo stesso modo, il presidente Traoré, ispirato agli ideali di Thomas Sankara, ha affermato: “Non si fa una rivoluzione nel disordine, è impossibile. E faremo regnare l’ordine e la disciplina affinché possiamo progredire. Le riforme sociali, economiche, politiche e ideologiche richiedono ordine e disciplina.”Ha inoltre denunciato la presenza di “servitori dell’imperialismo” che ostacolano il progresso e ha posto in atto misure radicali per nazionalizzare miniere e creare imprese pubbliche con scopo sociale, riaffermando il ruolo centrale dello stato nell’economia.

Questa sinergia fra Venezuela, Burkina Faso e i loro partner internazionali non è solo geopolitica, ma una rete viva di amicizia e rispetto tra popoli, basata su scambi concreti, solidarietà e visione condivisa. Un modello luminoso per chiunque sogni un mondo nuovo, dove la sovranità, la giustizia e la fratellanza possano fiorire per tutte le nazioni, aprendo la strada a un futuro più umano e sostenibile.