Manuel M Buccarella
Il 4 dicembre scorso cadeva sotto i colpi della pistola dell’italoamericano Luigi Nicholas Mangione Brian Thompson, amministratore delegato dell’azienda statunitense di assicurazioni mediche UnitedHealthcare.
Mangione, come noto, è stato arrestato dopo 6 giorni di fuga, incastrato da un dipendente di un McDonald’s. Il processo per omicidio sembrerebbe fondarsi sugli indizi finora raccolti dalla polizia, fra cui una pistola compatibile con i bossoli iscritti con parole di denuncia delle assicurazioni sanitarie, le immagini della sorveglianza, un testo di accusa contro i soprusi dell’azienda diretta da Thompson che Mangione aveva con sé al momento dell’arresto. In quello scritto, diventato un vero e proprio manifesto, Mangione denuncia gli abusi che gli assicuratori “continuano a perpetrare a scopo di immenso lucro contro il paese”. “Francamente questi parassiti se lo meritavano,” conclude nello scritto.
Il delitto ha generato diffusa solidarietà nei confronti del presunto autore, unitamente allo scherno ed al disprezzo per la vittima e l’azienda che rappresentava. I social sono dominati da celebrazioni dell’autore del delitto come un vero e proprio eroe popolare, tanto che in appena due giorni sono state raccolte donazioni per 50mila dollari per le spese legali.
L’omicidio ha rivelato una verità scomoda: milioni di americani hanno sognato una simile vendetta. È noto a molti il funzionamento della sanità negli Stati Uniti d’America e delle polizze assicurative connesse, che dovrebbero garantire, spesso solo sulla carta, l’esecuzione delle prestazioni sanitarie, ma tuttavia la sanità commerciale è quella che infligge le più crudeli ingiustizie ai cittadini inermi.In particolare le assicurazioni mediche sono un settore industriale che fattura 1600 miliardi di dollari l’anno. Esse riscuotono esosi premi da clienti ostaggio di un mercato monopolistico, minimizzando poi i servizi erogati e traendo dalla differenza utili da capogiro (solo per la United Health, 371 miliardi di dollari nel solo 2023). Spesso vi sono rimborsi negati senza appello e chi non può sostenere le spese non coperte dalle assicurazioni rischia la vita. Nell’ordinamento americano non esiste il concetto di diritto alla salute, regna il mercato e al suo interno il comparto degli assicuratori, intermediari che non forniscono alcuna cura ma estraggono i propri profitti da medici e pazienti secondo una logica inflessibile.
Ogni anno 650.000 americani dichiarano bancarotta per spese mediche. Solo questa settimana ha fatto notizia l’annuncio del colosso assicurativo Anthem: avrebbe continuato a rimborsare le anestesie chirurgiche ma “per un numero limitato di minuti”.
Nel paese la spesa sanitaria pro capite è di oltre 13.000 dollari, il doppio della media negli altri paesi, mentre l’aspettativa di vita è la più corta nel mondo sviluppato.Questo è lo sfondo su cui si è consumata la tragedia di Manhattan.
Luigi Mangione è stato eletto a leader dell’anticapitalismo ed in effetti il suo manifesto è di forte critica del sistema capitalistico della sanità, anche se è vero che non può considerarsi propriamente di sinistra radicale, quanto più correttamente “postideologico”. Nella traccia social di Mangione compaiono copiosi riferimenti di ammirazione sia per Musk che per Peter Thiel, eminenza grigia dei neo reazionari di Silicon Valley. Il primo parziale identikit non rivela quindi il rivoluzionario anti-corporate inizialmente immaginato da molti, quanto un giovane post ideologico e appassionato di tecnologia.