Una rete di giuristi e avvocati rilancia la denuncia contro l’Italia per “complicità con Israele in genocidio e crimini contro l’umanità” a Gaza.

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Una rete di giuristi e avvocati rilancia la denuncia contro l’Italia per “complicità con Israele in genocidio e crimini contro l’umanità” a Gaza.

Una rete di giuristi e avvocati rilancia la denuncia contro l’Italia per “complicità con Israele in genocidio e crimini contro l’umanità” a Gaza.

Nello scorso mese di maggio 2024 un gruppo di giuristi ed avvocati italiani, appartenenti al Cred (Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia), hanno condiviso un’azione legale contro il governo italiano per “complicità con Israele in genocidio e crimini contro l’umanità” a Gaza. Si è trattato di un esposto penale alla Procura della Repubblica di Roma e di un’azione civile presentato da Cred ed Amnesty International

“Abbiamo presentato un esposto alla Procura di Roma”, disse nella circostanza Fabio Marcelli (Cred), con l’obiettivo di spingere Israele a dare esecuzione alle misure cautelari emanate dalla Corte internazionale di giustizia (Icj), che ha ritenuto “plausibile il carattere genocidario delle azioni dell’esercito e ordinato a Tel Aviv di porvi fine con ogni mezzo”. Eppure nulla è stato fatto dal governo di estrema destra guidato da Benjamin Netanyahu

La denuncia , alla quale al momento la Procura capitolina non ha fornito seguito, ha messo in risalto le violazioni del governo italiano nei confronti del diritto internazionale per complicità con il governo israeliano, cui ha continuato a fornire armi.

Inoltre, per bocca del ministro degli esteri Tajani, il governo italiano ha successivamente rassicurato Benjamin Netanyahu, raggiunto da mandato di cattura internazionale dalla Corte Penale Internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità, che in caso di visita in Italia, il paese non avrebbe eseguito l’ordine della Corte.

Il Cred allora rilancia la denuncia contro l’Italia per “complicità con Israele in genocidio e crimini contro l’umanità” a Gaza, affermando che in questo mese di febbraio rinnoverà l’esposto in procura.

La nuova iniziativa di Cred è stata illustrata negli scorsi in una conferenza stampa, cui hanno partecipato anche la deputata M5s Stefania Ascari e Nicola Fratoianni (Avs), costretti poco dopo a rientrare in Aula per la concomitanza dei lavori. Proprio dall’Aula è stato il segretario di Sinistra italiana ad attaccare il governo rispetto alla sua posizione su Israele: “Se nel giorno in cui viene finalmente annunciata la tregua dopo il continuo massacro della popolazione palestinese a Gaza, il ministro degli esteri Tajani non trova di meglio che dichiarare che se Netanyahu, un criminale di guerra, vuole venire in Italia non ci sono problemi, allora avete già scelto da che parte stare. State con chi delegittima la Corte penale internazionale“.

“L’Italia avrebbe dovuto interrompere ogni fornitura di armi e ogni accordo di sicurezza e cooperazione scientifica, avrebbe dovuto smettere di dare copertura politica e mediatica alle azioni genocidiarie di Israele. Ora facciamo appello anche ai parlamentari delle opposizioni affinché facciano tutto quanto è in loro potere per fare piena luce e pretendere il rispetto del diritto internazionale“, è stato l’appello rivolto dalla rete di giuristi.

Fonte: il Fatto Quotidiano

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