La situazione all’interno dell’ospedale al-Shifa di Gaza City è “catastrofica”, ha dichiarato un chirurgo citato dall’Ong Medici Senza Frontiere. “Nelle ultime ore gli attacchi contro l’ospedale si sono drammaticamente intensificati. Il nostro staff ha segnalato una situazione catastrofica poche ore fa”, ha scritto l’organizzazione su X. Medici Senza Frontiere ha dichiarato di non essere al momento in grado di contattare nessuno del personale dell’ospedale.
“Abbiamo iniziato a perdere vite umane – ha detto Muhammad Abu Salmiya, direttore dell’ospedale -. I pazienti muoiono di minuto in minuto, persino i bambini nelle incubatrici”. La struttura “è rimasta senza elettricità, internet, acqua e forniture mediche” ha aggiunto.
I morti sono ormai più di undicimila, secondo il ministero della salute di Gaza. I bambini morti sono ormai cinquemila.
La carneficina, che per Idf israeliane e Netanyahu sarebbe necessaria per sradicare Hamas, comunque minimizzata da Israele, scuote finalmente l’ animo dei tradizionali alleati di Tel Aviv, a partire da Macron, che chiede un immediato cessate il fuoco, oltre al riconoscimento dello Stato palestinese. Netanyahu però se ne infischia: nessun cessate il fuoco. Terminata la guerra, Gaza rimarrà sotto il controllo dell’ esercito israeliano.
Secondo l’Idf l’attacco alla struttura sanitaria più grande della Striscia di Gaza è il risultato di un fallito lancio di missili da parte di Hamas. Secondo una fonte israeliana citata dal Wall Street Journal, gli ostaggi nelle mani di Hamas potrebbero essere tenuti nei sotterranei dell’ospedale e questo rende difficile per l’esercito operare nel complesso.