I GIALLOROSSI VINCONO 3 A 0 IN TRASFERTA ED INGUAIANO LA SQUADRA EMILIANA
Luciano Graziuso
Davanti ad oltre 4000 tifosi leccesi giunti al Mapei Stadium, la squadra salentina batte senza appello i propri avversari e mette una serissima ipoteca sulla conquista della salvezza per il secondo anno consecutivo.
LA CRONACA
Il Lecce entra in campo con grande ferocia e fa capire subito ai padroni di casa le proprie intenzioni: già al 6’ Blin sfiora il gol di testa su corner battuto da Oudin; palla che finisce di poco sopra la traversa. Bisogna aspettare solo altri 5 minuti per la rete del vantaggio dei giallorossi: su calcio di punizione battuto dalla fascia sinistra dallo stesso Oudin, Gendrey in area è il più lesto di tutti e, approfittando anche di un’uscita sbagliata del portiere avversario e della marcatura troppo molle di Thorstvedt, colpisce di testa il pallone che varca inesorabilmente la linea di porta.
Il Sassuolo si è evidentemente dimenticato di entrare in campo ed al 15’ subisce già il secondo gol: Pongracic si sgancia dalla difesa e con un gran lancio dalla linea di centrocampo riesce a servire perfettamente Gallo sulla fascia, il terzino mette in mezzo una palla fantastica di prima intenzione per Dorgu, che non si fa pregare e batte Consigli; azione fantastica, soprattutto per precisione delle giocate e per rapidità di esecuzione, ma l’incredibile dormita di Erlic agevola senza ombra di dubbio il compito dell’esterno danese. La squadra di casa è completamente annichilita e riesce a rendersi pericolosa soltanto una volta in tutto il primo tempo: al 24’ Pinamonti, su un buon cross effettuato da Ferrari, anticipa tutti in area e colpisce di testa, ma la palla termina fuori di poco alla sinistra di Falcone.
Anche nella ripresa c’è soltanto una squadra in campo: il Lecce. Cinque indizi costituiscono una prova più che sufficiente, ormai la squadra è finalmente riuscita a risolvere il problema degli improvvisi cali di rendimento di cui spesso era vittima nei secondi tempi, evidentemente dovuti quindi ad una “componente mentale” e non fisica. Al 54’ i giallorossi sfiorano ancora una volta la marcatura: sugli sviluppi di un cross partito dalla fascia destra, Dorgu si inserisce benissimo in area e riesce a colpire, seppur in modo sporco, il pallone; soltanto un salvataggio di Ferrari nei pressi della linea di porta riesce ad impedire che Consigli capitoli per la terza volta. Ma la differenza tra le due compagini è abissale, soprattutto sotto l’aspetto della qualità di gioco e dell’impegno profuso, e perciò al 61’ arriva il gol del definitivo 3 a 0: i neroverdi perdono l’ennesimo pallone in fase di costruzione, i salentini ne approfittano subito e su azione magistrale di contropiede Piccoli, servito splendidamente da Krstovic, resiste al tentativo di chiusura di Ferrari e batte Consigli in uscita. Il Lecce, decisamente nella sua miglior versione stagionale, potrebbe addirittura servire il poker 5 minuti dopo, ma stavolta Piccoli, servito benissimo da Dorgu, conclude da ottima posizione in bocca al portiere avversario. Solo ora, a buoi ormai scappati dalla stalla, i padroni di casa riescono a racimolare un briciolo d’orgoglio ed a costruire due azioni abbastanza pericolose: al 73’ ancora Pinamonti, uno dei meno peggio della sua squadra, calcia ottimamente di prima intenzione dalla distanza e la palla sfiora il palo alla destra di Falcone; 10 minuti dopo è Baschirotto a salvare la propria porta, intercettando in acrobazia un insidioso passaggio di Toljan all’indirizzo del neo entrato Mulattieri. Dopo soli 2’ di recupero, l’arbitro Doveri dichiara concluso il match ed i calciatori leccesi possono andare a festeggiare il meritatissimo successo sotto la curva occupata dai propri tifosi.
CONCLUSIONI
Prosegue dunque nel migliore dei modi l’avventura di Mister Gotti sulla panchina del Lecce: ben 10 punti conquistati in sole 5 gare, e 4 di esse terminate addirittura senza subire gol. Anche Sant’Oronzo prosegue la sua striscia positiva: da quando è tornato al suo posto sulla colonna, la squadra ha conquistato 6 punti su 6, segnando 4 reti e non incassandone nessuna. Alla luce del pareggio del Frosinone a Torino, il distacco dalla terzultima è salito a 7 lunghezze e, salvo enormi sorprese, un paio di altri punti dovrebbero essere più che sufficienti per conquistare la salvezza.
Per quanto riguarda i singoli, c’è da dire che ovviamente tutti i giocatori sono ampiamente sopra la sufficienza. Una menzione particolare la meritano Gendrey (che ha il merito di sbloccare il risultato e di attaccare sempre appena ne ha l’occasione), Gallo (solita prova impeccabile in entrambe le fasi, condita anche da un assist), Dorgu (autore del raddoppio e di una prova generosissima), Piccoli e Krstovic (che lottano su tutti i palloni e si fanno trovare prontissimi nell’azione del 3 a 0). Molto bene anche Pongracic, che fa addirittura partire l’azione del primo gol, e Oudin che, col suo piede fatato, riesce sempre a mettere in apprensione la difesa avversaria. Adesso ci attende la partita col Monza (sabato alle 15 al Via del Mare), squadra che rievoca dolci ricordi nei tifosi leccesi e che, vista la più che buona posizione che ricopriamo in classifica, possiamo affrontare con relativa tranquillità.