ATREJU: SI CONCLUDE LA KERMESSE DI FRATELLI D’ITALIA. MELONI: MENZOGNE AGLI ITALIANI E ATTACCHI ALLE OPPOSIZIONI

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ATREJU: SI CONCLUDE LA KERMESSE DI FRATELLI D’ITALIA. MELONI: MENZOGNE AGLI ITALIANI E ATTACCHI ALLE OPPOSIZIONI

Luciano Graziuso

A quanto pare, esistono due Italie: quella dipinta ieri dalla nostra premier, nella quale tutto funziona a meraviglia, e quella reale, dove, tra le innumerevoli cose che non vanno, la classe media si sta impoverendo sempre di più e le fasce sociali più disagiate, già penalizzate da disoccupazione, cancellazione del reddito di cittadinanza e dalla Sanità pubblica allo sfascio, fanno sempre più fatica a sopravvivere (quasi 6 milioni di italiani, infatti, sono in povertà assoluta: si tratta di un vero e proprio record).

Ma facciamo meglio il punto della situazione: Giorgia Meloni ieri, nella giornata finale di Atreju, ha sciorinato una serie di “risultati positivi” conseguiti, a suo dire, dal governo, come il calo della disoccupazione ed il record di occupati, la bontà della scelta del “modello Albania” per contrastare il fenomeno dell’immigrazione “clandestina” e i fondi destinati alla Sanità. Non contenta, si è anche esibita in una serie di attacchi gratuiti alle opposizioni ed a Landini, con toni esaltati da vera pasionaria dell’estrema destra, che vuole portare a compimento (e secondo lei nel 2025 ce la farà) quelle “riforme” che nessuno finora è riuscito a fare.Se fossimo un Paese normale, più di qualcuno, nel riportare queste dichiarazioni, avrebbe fatto notare le contraddizioni e le vere e proprie menzogne della premier, ma, siccome siamo in Italia e qui tutto il sistema dell’informazione è asservito, oggi quasi tutti i giornali e i tg rimandano le sue “verità” senza mettere in dubbio neanche un po’ la sua visione della realtà nazionale. Ci pensiamo noi, allora, a dire come stanno veramente le cose, a fornire dati oggettivi e non torsioni della verità come è d’uso in tutto l’esecutivo.Quanto all’occupazione, è vero che l’ISTAT ne ha certificato un aumento, ma, chissà perché, Meloni e company non dicono che nel novero degli “occupati” ora si conteggiano anche i cassintegrati, i precari e gli stagionali, chi lavora anche solo 3 giorni al mese o 20 giorni all’anno: questo è il record di cui si vanta la premier, andando a scomodare perfino la storia. Altrimenti, come si potrebbe spiegare perché c’è un’emigrazione giovanile altissima verso l’estero?Riguardo al “modello albanese”, non ce la sentiamo di sparare sulla Croce Rossa, perché i risultati di esso (centinaia di milioni di euro evaporati, che sarebbero serviti invece a risollevare le sorti di molte famiglie povere del paese) ed il suo fallimento sono così evidenti che ogni parola sarebbe superflua.Per quel che concerne la Sanità, ormai ogni italiano si può dire abbia avuto la possibilità di verificare di persona il vero e proprio stato comatoso in cui versa, con difficoltà di ogni tipo per accedere alle cure, quando fino a pochi anni fa il nostro sistema sanitario era l’orgoglio della nazione ed uno dei migliori del mondo, mentre si favorisce in ogni modo la Sanità privata. Il budget destinato al settore, checché ne dica l’esecutivo, è inferiore a tutti quelli precedenti e va misurato sul PIL e non, come invece conviene fare a chi ci governa, su cifre che, tra l’altro, arriveranno a compimento nel 2027.A parte il fatto che attaccare continuamente l’opposizione è sintomo di debolezza programmatica e scarsezza di argomenti, anche le riforme di cui Meloni tanto si è vantata ad Atreju, semmai si faranno, saranno una grande iattura per il Paese e gli faranno fare un notevole passo indietro, oltre a calpestare la Costituzione e quindi ad essere illegittime, attaccabilissime ed enormemente restrittive dei diritti dei cittadini, così faticosamente guadagnati nei decenni precedenti.

Ora, allargando ulteriormente lo sguardo sulla nostra nazione, diamo conto della realtà che vivono i cittadini, al di là del “Paese di Bengodi” che vede Meloni: lo dice la Confindustria da mesi, non noi, che “l’industria è ferma da 22 mesi” , così come i consumi; quasi 6 milioni di italiani versano in condizioni di povertà assoluta; l’ISTAT ha certificato proprio ieri un ulteriore aumento dei prezzi al dettaglio, che rendono la spesa degli italiani sempre più difficile ed esigua; i miliardi tolti alla Sanità, alla Scuola ecc sono destinati a potenziare la Difesa, a rafforzare l’indirizzo bellicista dell’esecutivo, a potenziare armamenti e a inviare armi a Kiev; si son fatti innumerevoli condoni fiscali agli evasori, totali e non (si sono previste norme “volontarie” di tassazione, grazie alle quali è emerso solo il 17% di un’enorme sacca di evasione).

Per concludere, possiamo dire che quanto abbiamo elencato è pernicioso, ma ben altro si sta pensando di attuare e di varare, che forse lo sarà ancora di più: premierato, autonomia differenziata e attacco all’autonomia della magistratura rappresentano infatti, secondo noi, quanto di peggio si potesse concepire. In Italia è in grave pericolo la democrazia, minacciata anche dal ddl 1660 e dalla deriva securitaria che è davanti agli occhi di tutti, come l’attacco al diritto di sciopero e di libera manifestazione del pensiero e del dissenso.

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