Per il Parlamento europeo nazismo e comunismo sovietico sono la stessa cosa.Approvata risoluzione che induca a vietare l’utilizzo dei simboli del comunismo nei paesi UE. Allora partiti e movimenti che adottano nel simbolo falce e martello diventeranno fuorilegge?

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Per il Parlamento europeo nazismo e comunismo sovietico sono la stessa cosa.Approvata risoluzione che induca a vietare l’utilizzo dei simboli del comunismo nei paesi UE. Allora partiti e movimenti che adottano nel simbolo falce e martello diventeranno fuorilegge?

ma.bu.

Una risoluzione del Parlamento Europeo ha accostato i simboli di nazismo e comunismo sovietico, ancora una volta, dopo la famosa risoluzione approvata con David Sassoli presidente.

Fortunatamente PD, AVS e M5S hanno votato contro un paragrafo che chiede di vietarli entrambi; anche la Lega si è opposta ma per motivi diversi.

Tutto questo è accaduto a Strasburgo il 23 gennaio. Questo passaggio è stato criticato da alcuni europarlamentari italiani, e in diversi hanno votato contro o si sono astenuti.L’oggetto della risoluzione era la disinformazione e la falsificazione della storia con cui la Russia giustifica l’invasione dell’Ucraina. Il passaggio problematico sta nel quattordicesimo paragrafo e dice che il Parlamento Europeo «deplora il continuo utilizzo negli spazi pubblici di simboli dei regimi totalitari e chiede di vietare, all’interno dell’Unione, l’uso dei simboli nazisti e comunisti sovietici, così come dei simboli dell’attuale aggressione russa contro l’Ucraina».

L’accostamento dei simboli di comunismo e nazismo ha portato i parlamentari del Partito Democratico (PD), dell’Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) e del Movimento 5 Stelle (M5S) a votare contro questo specifico paragrafo (che poi è stato approvato ugualmente con 469 voti a favore, 104 contro e 23 astensioni). Al Parlamento Europeo le risoluzioni vengono votate punto per punto, poi c’è una votazione finale su tutto il testo, alla quale giovedì gli eurodeputati del PD non hanno partecipato (il testo è passato con 480 voti favorevoli, 58 contrari e 48 astensioni).

Le Risoluzioni del Parlamento europeo non sono giuridicamente vincolanti, pertanto non sono né diventano per ciò solo diritto cogente e vivente. Tuttavia è a dir poco mostruoso che il Parlamento europeo, costituito da rappresentanti eletti dal popolo, confonda con lo stalinismo il comunismo sovietico e, soprattutto, equipari ancora una volta il comunismo sovietico al nazismo, proprio quando l’Armata Rossa è stata determinante nella sconfitta del nazismo, per non parlare dell’enorme tributo di sangue del popolo sovietico e russo durante la seconda guerra mondiale, con almeno 22 milioni di morti.

Raccapricciante la proposta di divieto dei simboli, come la strisciante equiparazione e confusione dello stalinismo con il comunismo, da intendersi invece storicamente come ideologia finalizzata alla tutela, rivoluzionaria, degli interessi dei lavoratori, come giustamente evidenziato anche da alcuni parlamentari europei di casa nostra.

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