La Corte dei Conti non approva (per ora) progetto del Ponte sullo Stretto e chiede chiarimenti

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La Corte dei Conti non approva (per ora) progetto del Ponte sullo Stretto e chiede chiarimenti

La Corte dei Conti, nel corso del controllo preventivo sulla delibera del CIPESS che approva il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, ha richiesto chiarimenti, sollevato rilievi tecnici e procedurali, e invitato l’amministrazione a rispondere entro un termine (ricordando la possibilità di ritiro in autotutela della delibera).

Secondo la Corte, vi sarebbero assenze o carenze documentali, irregolarità nell’iter procedurale e incertezze significative sui costi, sulle stime di traffico, e sulle valutazioni ambientali.

Il Ministero delle Infrastrutture ha risposto che le richieste di chiarimenti sono parte di una “normale interlocuzione tra istituzioni” e che tutti gli elementi necessari saranno forniti.

Rilievi principali della Corte dei Conti

Ecco i punti maggiormente contestati dalla Corte:| –

Procedure e formalità

Mancanza del parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici tra gli atti acquisiti; criticità nella tempistica di trasmissione degli atti (MIT, MEF, Comitato).

Normativa ambientale / VIA‑VAS / incidenze

Non risulta, secondo la Corte, che siano state date risposte esaustive ai rilievi già sollevati nella fase VIA‑VAS; interrogativi sull’interlocuzione con la Commissione UE; necessità di approfondimenti su aree vincolate.

Costi e quadro economico

Disallineamenti tra l’importo asseverato da KPMG e quello approvato nel quadro economico; richiesta di spiegazioni sui “costi occulti”.

Stime traffico / tariffazione / studi giustificativi

Dubbi su come siano state calcolate le previsioni di traffico e sul piano tariffario, compresa l’adeguatezza della società di consulenza incaricata. Impatto ambientale / vincoli Le associazioni ambientaliste (Greenpeace, Legambiente, Lipu, WWF) hanno presentato memorie alla Corte denunciando che la delibera è stata assunta nonostante persistano «gravi elementi di indeterminazione derivanti dal mancato completamento di test essenziali al progetto», compresi approfondimenti sismici e ambientali.

Indagini ambientali / rilievi di campo

È stato annunciato che la società proponente avrebbe dovuto eseguire rilievi aggiuntivi – terrestri, batimetrici, subacquei – per integrare il dossier ambientale. Questioni ambientali rilevanti. Oltre ai rilievi della Corte, il progetto è accompagnato da una serie di fenomeni critici e questioni ambientali che sono state evidenziate da vari soggetti (ministeri, associazioni, media). Ecco i più significativi:

1.Richieste di integrazioni in sede VIA / VAS / VINCA. Il Ministero dell’Ambiente ha richiesto ben 239 integrazioni al progetto in sede VIA, 155 di esse concentrate sugli aspetti ambientali generali, e 66 per la valutazione di incidenza (VINCA) sui siti Natura 2000.

Tra le problematiche segnalate: gli effetti sui siti vincolati, l’uso delle terre di scavo, l’ottimizzazione dell’uso del territorio e l’impatto sulle componenti naturali marino-costiere.

Vincoli ambientali e aree protette

Il progetto attraversa aree con vincoli ambientali europei (Natura 2000), il che impone valutazioni di incidenza ambientale stringenti. Le associazioni contestano che non siano stati ancora definiti tutti i test necessari né chiariti gli effetti su habitat, biodiversità, ecosistemi marini e terrestri. (Legambiente)

Aspetti sismici e geologici: Il territorio dello Stretto è noto per la sismicità. Le prescrizioni della Commissione VIA‑VAS contemplano aggiornamenti degli studi sismici. Le associazioni insistono sul fatto che i test non siano ancora completati e che vi siano incertezze che influenzano la sostenibilità progettuale in ambienti complessi.

Uso delle terre di scavo / impatti locali

Il progetto dovrà gestire grandi quantità di terre di scavo, che devono essere utilizzate o smaltite in modo coerente con i vincoli ambientali e con la compatibilità territoriale.

Vi sono richieste di prescrizioni relative al corretto uso di queste terre, alle modalità di smaltimento o valorizzazione, e alle mitigazioni locali.

Valutazione complessiva: potenzialità e criticità

Potenzialità dichiarate: Il progetto del ponte viene presentato come opera strategica di sviluppo infrastrutturale che ridurrebbe l’isolamento della Sicilia, stimolerebbe l’economia locale e impiegherebbe manodopera.Principali criticità emerse : Incertezza progettuale e documentale: le richieste di chiarimenti e integrazioni da parte della Corte evidenziano che molti elementi del progetto non appaiono documentati in modo definitivo o vincolante.

Rischi ambientali e territoriali non completamente valutati: attraversamento di aree protette, biodiversità, habitat marini, uso del suolo e terre di scavo sono ambiti dove le valutazioni sono ancora in fase di approfondimento.

Sostenibilità nel tempo e costo-beneficio: con le variabili ambientali, geologiche e tecniche ancora in corso di definizione, è difficile oggi garantire che i benefici effettivi superino i costi e i rischi.

Procedura accelerata / forzature normative:

una parte del dibattito critico verte sul fatto che l’iter legislativo e normativo sia stato “compressivo” per accelerare il processo, con possibili tensioni rispetto a regole ordinarie ambientali e di trasparenza. Se vuoi, posso recuperare per te i testi integrali dei rilievi della Corte dei Conti, della memoria delle associazioni ambientaliste o il dossier ambientale ufficiale del progetto, e fare un’analisi più tecnica (strategie di mitigazione, confronto con casi analoghi, scenari).

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