Secondo fonti del NYT, questa settimana Israele è dietro gli attacchi segreti contro due importanti gasdotti all’interno dell’Iran. L’attacco ha colpito milioni di persone in diverse province. Lo Yemen ha affermato che non cesserà il suo sostegno militare alla resistenza a Gaza nonostante i bombardamenti da parte di Stati Uniti e Regno Unito. L’Egitto ha smentito le notizie secondo cui avrebbe costruito centri di detenzione per palestinesi al confine di Rafah, con l’obiettivo di facilitare l’esodo di Israele da Gaza. Il gruppo di resistenza islamica libanese ha dichiarato che i suoi combattenti hanno attaccato quattro avamposti israeliani lungo il confine. L’ONU ha avvertito che l’insicurezza alimentare nella Striscia di Gaza ha raggiunto uno “stato estremamente critico”. Nonostante l’assedio militare del più grande ospedale Al-Amal a Khan Younis, l’ospedale di fondamentale importanza continua a funzionare. Il Segretario Generale del Gruppo di Resistenza Islamica del Libano ha minacciato una politica di “sangue per sangue” dopo l’escalation dei bombardamenti israeliani.
Un funzionario delle Nazioni Unite chiede un embargo sulle armi contro Israele, citando il “rischio di genocidio”.
Non ci sono dubbi, secondo me, che gli attacchi al più grande gasdotto iraniano siano stati di Israele, che sembra una belva feroce colpita a morte e agonizzante nel cuore del Medio Oriente, la quale, come impazzita per la sua fine, colpisce tutto ciò che è intorno a lei…Libano, Siria, Iran, Iraq ( attraverso gli alleati americani). Una vergogna, come non ci sono parole per quanto sta facendo nei territori palestinesi, Gaza e Cisgiordania. Un crimine che rimarrà uno dei marchi più infamanti nella Storia dell’umanità.