Questa mattina i lavoratori di un’azienda appaltatrice della BRT di Melpignano, provincia di Lecce, sono scesi in sciopero, bloccando i cancelli di ingresso e uscita del colosso della logistica.
Le condizioni in cui sono costretti a lavorare sono insostenibili: obbligo di consegne fino a 100/150 pacchi al giorno che si traduce in 12 ore di lavoro quotidiane. Ritmi infernali che incidono anche sulla sicurezza costringendo chi lavora ad operare in condizioni di precarietà assoluta.
Al fianco dei lavoratori è presente Sergio Bellavita, sindacalista USB. I suoi concetti sono ben chiari: “Deve essere attuata una diversa politica degli appalti che non scarichi interamente tutto il lavoro sulle spalle dei dipendenti delle ditte esterne appaltatrici – spiega – i lavoratori sono oggetto di incredibili pressioni da parte di BRT, come ad esempio l’obbligo il dover consegnare fino a 100/150 pacchi al giorno, che ovviamente comporta dover lavorare fino a 12 ore al giorno, peraltro in condizioni di sicurezza inesistenti nei capannoni della multinazionale. Le condizioni in cui operano i lavoratori sono inaccettabili – continua Bellavita – per questo motivo è stato richiesto un incontro ai vertici di BRT e nessuno si muoverà finché non l’otterremo”.
