Manuel M Buccarella
Vi sarebbe l’ accordo sulla conclusione entro fine novembre dell’ ipotesi di contratto tra Abi e le sigle sindacali dei lavoratori bancari, almeno quelle più rappresentative.
L’Abi, che ha dato mandato a negoziare alla presidente del Casl Ilaria Dalla Riva ed al Direttore generale Giovanni Sabatini, sembra orientata a riconoscere l’aumento richiesto dai sindacati, pari a 435 euro lordi da corrispondere in tre anni. La prima tranche, assieme agli arretrati di un anno – il contratto è infatti scaduto già lo scorso 31 dicembre – dovrebbe essere corrisposta già a dicembre. Per portare a casa in fretta il risultato le parti si sono date appuntamento il 23 e 24 novembre per definire l’ipotesi d’accordo che farà da base per il definitivo nuovo CCNL.
Se i banchieri sono praticamente d”accordo nel riconoscere gli aumenti retributivi, forti pure degli enormi profitti maturati negli ultimi due anni, gli stessi chiedono di collegare la parte economica a quella normativa. In particolare, l’ Abi chiede maggiore flessibilità e mobilità con particolare riferimento al personale dei quadri direttivi. D’accordo sulla formazione, che i sindacati intendono fondamentale prima dell’ assunzione. Il sindacato chiede inoltre una riduzione dell’ orario di lavoro settimanale di due ore e mezzo, ma alla fine pare sarà solo di trenta minuti(da 37 ore e mezza a 37).
Si disciplineranno anche ulteriori fondamentali aspetti, dal buono pasto al lavoro agile alla cessione di ramo d’azienda.