Con il parere del 19.07.2024 la Corte internazionale di Giustizia [CIG] si è così pronunciata sull’occupazione militare della terra di Palestina da parte dello Stato di Israele:
(i) L’occupazione del territorio palestinese integra condotta illegale perché lesiva delle norme di diritto internazionale.
(ii) Lo Stato d’Israele è obbligato dal diritto internazionale a mettere fine nel più breve tempo possibile all’occupazione militare del territorio palestinese.
(iii) Lo Stato di Israele è obbligato dal diritto internazionale a cessare immediatamente ogni nuova attività di colonizzazione e a ordinare a tutti i coloni di evacuare la terra di Palestina.
(iv) Lo Stato di Israele è obbligato dal diritto internazionale a risarcire i danni causati dalle sue illegali condotte alle persone fisiche e/o giuridiche presenti nel territorio palestinese.
(v) Tutti gli Stati sono obbligati a prendere atto della illegalità dell’occupazione militare della Palestina e a non prestare aiuto o assistenza allo Stato di Israele sino a quando perdurerà tale antigiuridica situazione.
Lo scorso 29 luglio cinque cittadini italiani hanno formalmente invitato la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ad adempiere agli obblighi imposti dalla Carta Costituzionale e dal diritto internazionale, cooperando con l’ONU per rendere effettivi i principi di diritto sanciti nel suindicato parere della Corte internazionale.
Non avendo ricevuto risposta, l’avvocato Luigi Paccione ha citato in giudizio il Governo italiano dinanzi al Tar del Lazio per sentir dichiarare l’illegittimità del silenzio inadempimento del governo italiano a fronte dell’invito ad adottare atti amministrativi conformi al parere della Corte internazionale.
Leonardo spa, multinazionale controllata dal Ministero dell’Economia e Finanze [MEF], dovrebbe infatti essere bloccata dal Governo nelle attività di supporto logistico e assistenza tecnica che continua a prestare a beneficio delle forze armate israeliane impegnate in operazioni di guerra e d’occupazione in terra di Palestina.La causa sarà discussa il prossimo 5 febbraio.In caso di accoglimento dell’istanza, i giudici amministrativi potrebbero condannare il governo ad eseguire quanto richiesto ovvero, del caso, a nominare un commissario ad acta che si sostituisca all’esecutivo nell’applicazione di quanto richiesto dai ricorrenti, e cioè impedire a Leonardo la continuazione dell’assistenza alle forze armate israeliane (Idf). Condizioni non sempre facili da realizzare.
Ad ogni buon conto i ricorrenti affermano che il governo Meloni sembra ignorare: (i) che l’art. 10 c. 1 della Carta Costituzionale afferma che L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute; (ii) che l’art. 11 stesso testo sancisce il ripudio della guerra quale strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e quale mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, aggiungendo che lo Stato italiano è costituzionalmente vincolato a promuovere e a favorire le organizzazioni internazionali rivolte a tali scopi; (iii) che ogni Ministro all’atto del suo insediamento giura fedeltà alla Costituzione. Negare cooperazione all’ONU per assicurare effettività al parere CIG 19.07.2024, come sembra fare il nostro Governo, apre le porte nei rapporti internazionali alla legge del più forte.
“Invitiamo tutti coloro che, in forme organizzate o come singoli cittadine e cittadini, hanno a cuore i princìpi dell’uguaglianza dei diritti, della pace e della democrazia, a sostenere questa iniziativa di resistenza civile a presidio del pronunciamento della Corte internazionale di Giustizia del 19.07.2024 e dei valori costituzionali della Repubblica nata dalla Resistenza”, scrivono i sostenitori dell’iniziativa.
A ieri, 2 gennaio, queste le adesioni raccolte all’appello a sostegno del ricorso per l’attuazione del diritto internazionale in terra di Palestina:Anchenoi – Centro Studi Torre di Nebbia – Chiesa evangelica battista di Bari – Comitato Articolo 11 L’Italia ripudia la guerra Bari – Comitato per la Pace di Gioia del Colle – Comitato per la Pace di Putignano – Comitato per la Pace di Taranto – Comitato per la Pace di Terra di Bari – Comunità palestinese di Puglia e Basilicata – Convochiamoci per Bari – Coordinamento di Capitanata per la Pace – Donne in Nero Bari – Gazzella ODV – Fraternità Ordine Francescano Secolare del Beato Giacomo – Frati Minori di Puglia e Molise – Gruppo evangelico “Dalla parte di Abele” Puglia – MarxVentuno – Missionari Comboniani Bari – Pax Christi Coordinamento Sud – PeaceLink – Sinistra Italiana Puglia – Rifondazione Comunista Puglia – Rifondazione Comunista Segreteria Nazionale – Risorgimento Socialista Puglia – Un Ponte Per

Bellissima iniziativa!!! Speriamo che riesca a stanare questo governo e a metterlo di fronte alla Legge Fondamentale dello stato in condizione di subalternità!!!!! Sia all’ articolo 11 che alla Corte Internazionale di Giustizia!!!!!!!! Viva la Costituzione italiana, via i guerrafondai dalla guida della nazione!!!!!!!!