Hugo Chávez e la Rivoluzione Bolivariana

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Hugo Chávez e la Rivoluzione Bolivariana

Il 28 luglio 1954 nasceva a Sabaneta, in Venezuela, Hugo Rafael Chávez Frías (Sabaneta, 28 luglio 1954 – Caracas, 5 marzo 2013), semplicemente noto come Hugo Chávez, senza dubbio uno dei personaggi e leader politici più importanti dell’età contemporanea.

Chavez è stato presidente del Venezuela dal 1999 fino alla sua morte (2013), tranne durante la breve parentesi, di pochi giorni, del colpo di Stato del 2002, condotto da forze vicine agli Stati Uniti d’America, comunque sventato.

Durante la sua lunga carriera presidenziale, Chávez promosse un suo personale modello politico votato all’integrazione dell’America Latina e all’anti-imperialismo, ponendosi inoltre come uno strenuo critico della globalizzazione neoliberista e della politica estera statunitense.

La sua filosofia politica è nota come “chavismo”, caratterizzata dalla commistione di bolivarismo, teologia della liberazione, marxismo d’ispirazione guevarista e castrista, terzomondismo e nazionalismo di sinistra, che, assieme al cosiddetto socialismo del XXI secolo, hanno costituito l’asse portante dell’ideologia del suo partito.

Chávez fondò prima il Movimento Quinta Repubblica, che poi confluì nel Partito Socialista Unito del Venezuela nel 2008 dopo aver organizzato, il 4 febbraio 1992, un fallito colpo di Stato contro l’allora presidente Carlos Andrés Pérez.

Chávez fu eletto presidente nel 1998, grazie alle sue promesse di aiuto per la maggioranza povera della popolazione venezuelana, e fu rieletto nel 2000, nel 2006 e nel 2012. In Venezuela, Chávez ha lanciato le cosiddette Missioni Bolivariane, i cui obiettivi sono quelli di combattere le malattie, l’analfabetismo, la malnutrizione, la povertà ed altri mali sociali. In politica estera si è mosso contro il Washington consensus, sostenendo modelli di sviluppo economico alternativi e richiedendo la cooperazione dei paesi più poveri del mondo, specialmente quelli latino-americani.

Chávez ha avviato diverse importanti nazionalizzazioni, a partire da quelle del petrolio, prima in mano prevalentemente a compagnie straniere, soprattutto americane, che hanno determinato, ovviamente, le ostilità del governo di Washington che, infatti, in perfetto stile Cia, ha tentato più volte di destituire Chávez, il suo governo ed il suo modello con tentativi di golpe.

Poco dopo la quarta vittoria consecutiva alle elezioni presidenziali, nel 2012, Hugo Chávez ha prima dovuto ritirarsi gradualmente dalla scena politica ed è poi morto nel 2013, a causa di una grave forma di tumore, che lo aveva colpito nel 2011, e delle relative complicanze, lasciando il governo e la presidenza al suo successore designato, Nicolás Maduro, di spessore assolutamente differente, e certo non amato, né a livello interno né a livello internazionale, come il suo predecessore.

Il socialismo bolivariano

Ma ritorniamo al socialismo bolivariano, ideologia che combina elementi del socialismo con il pensiero del leader venezuelano Simón Bolívar. Si basa sull’idea di un “socialismo del XXI secolo” e mira a creare una società più equa, con un’economia mista e un forte ruolo dello Stato nella riduzione delle disuguaglianze.

Il termine “bolivariano” si riferisce a Simón Bolívar, un leader militare e politico del XIX secolo considerato un eroe dell’indipendenza dell’America Latina, che divenne anche presidente peruviano. La sua visione di una confederazione di nazioni latinoamericane e il suo impegno per la giustizia sociale sono stati fonte di ispirazione per il movimento.

Il socialismo bolivariano include principi socialisti come la riduzione delle disuguaglianze sociali ed economiche, il controllo statale di settori strategici dell’economia, e la partecipazione popolare alla gestione politica. Tuttavia, si differenzia dal marxismo-leninismo, che ha ispirato altri movimenti socialisti.

“Socialismo del XXI secolo”:Questa espressione, coniata da Heinz Dieterich Steffan, sottolinea la necessità di adattare il socialismo alle condizioni specifiche dell’America Latina, prendendo in considerazione la storia, la cultura e le caratteristiche socio-economiche della regione. Si propone di costruire un sistema economico misto, che combini proprietà pubblica, privata e cooperativa, con l’obiettivo di superare il capitalismo.

Il socialismo bolivariano si manifesta in diverse politiche, come la nazionalizzazione di settori chiave dell’economia, programmi di assistenza sociale e redistribuzione della ricchezza, e la promozione della partecipazione popolare attraverso consigli comunali e altre forme di democrazia partecipativa.Influenza politica.

Il socialismo bolivariano è stato l’ideologia del governo di Hugo Chávez in Venezuela e ha influenzato movimenti politici in altri paesi dell’America Latina, come Bolivia, Ecuador e Nicaragua.

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