CASTEL DI LUCIO (MESSINA), QUATTROMILA EURO A GAZA

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CASTEL DI LUCIO (MESSINA), QUATTROMILA EURO A GAZA

Lavinia Marchetti

Qualche volta la politica può dare dei segnali. Fuor di retorica, anche su un piano simbolico, certi gesti contano.

In questi giorni di dicembre 2025, proprio lì, Castel di Lucio sui Nebrodi, alto, un’amministrazione comunale ha deciso di rinunciare a una parte delle luminarie e ad alcuni eventi natalizi, destinando 4.000 euro a Emergency per le attività umanitarie legate a Gaza.

La notizia circola per quello che è: un piccolo gesto, verificabile nelle sue cifre e soprattutto capace di irritare chi vive di rituali e carezze simboliche.

A chi chiede “che differenza fa”?, Tutta la differenza del mondo. Testimonia un pensiero, quello del natale, di una capanna, doni e non droni. Anche se la somma sembra ridicola se paragonata alla scala della catastrofe entra comunque una filiera di lavoro sanitario, in un luogo dove la parola “inverno” è un rischio clinico, visto che stanno morendo di freddo molti neonati.Penso a città più grandi, che potrebbero rinunciare a molti inutili addobbi e iniziative e devolvere ciò che si risparmia a Gaza, al Sudan, a chi volete, non importa. L’importanza sta nel gesto, nel riequilibrio, nel dare un minimo di senso alla vita, perché che cosa ci sia da festeggiare io davvero non lo so. Però voglio ringraziare questo piccolo comune che ha avuto il coraggio di rinunciare a qualcosa e anche, se vogliamo, riconsegnare un senso al Natale di quest’anno: solidarietà.

Pensare a chi sta male, anche per nostra complicità.

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