(Redstream) – Gaza
Il bilancio delle vittime della guerra di Israele contro Gaza dopo 120 giorniha raggiunto quota 27.238, con oltre 66.452 feriti.
Più di 1 milione di bambini, “quasi tutti bambini” nella Striscia di Gaza, necessitano di salute mentale e sostegno psicosociale, avverte l’UNICEF.
Solo dieci delle 61 missioni di aiuto umanitario previste per il nord di Wadi Gaza (16%) sono state autorizzate a passare dalle forze di occupazione israeliane.
Il gruppo al potere di Gaza ha parzialmente o completamente distrutto sei veicoli militari israeliani, ucciso 15 soldati israeliani e preso di mira posti di comando sul campo e soldati che si radunavano con proiettili di artiglieria nelle ultime 24 ore.
Il gruppo Ansarallah dello Yemen ha lanciato missili balistici contro obiettivi israeliani nella città di Eilat, nel sud della Palestina occupata, pare senza fare particolari danni.
Le forze di occupazione statunitensi hanno lanciato un attacco contro 85 obiettivi di gruppi di resistenza in Iraq e Siria, tutt’ ora in corso, dopo l’assalto con droni di qualche giorno da parte di gruppi armati filoiraniani sulla base americana al confine tra Giordania e Siria, che ha causato anche tre vittime tra i militari statunitensi. Si vedrà se ci sarà una reazione da parte dell’ Iran.
L’esercito israeliano ha effettuato un nuovo attacco alla città di Damasco in Siria, uccidendo un comandante iraniano dell’
IRGC.
Lo strazio per quanto sta purtroppo accadendo in Palestina non ha confini e si stenta ancora, dopo quasi quattro mesi di pulizia etnica da parte dell’entità sionista, a credere che sia stata e sia possibile una carneficina così mostruosa davanti a tutto il mondo, che non reagisce abbastanza e come dovrebbe. Sembra un incubo; cosa diremo un domani a chi ci chiederà conto di come abbiamo potuto assistere quasi impotenti di fronte al genocidio che stava avvenendo in Palestina? Chi potrà mai “risarcire” le vittime della disumana ferocia che si è scatenata anche, anzi soprattutto, sui bambini?